Ho cominciato a scrivere questo riassuntino una settimana fa, e' un po' lungo ma se vi fa piacere sapere come me la cavo dategli un'occhiata.
Ok, i primi due giorni avevo un po' di magone. Mio marito, Bruno, si era subito fiondato a lavorare e io mi sono ritrovata da sola in un mini-appartamento al 20° piano di 777 6th Avenue (sulla 27a strada). L'appartamento fa parte di un Corporate Housing, che e' praticamente un albergo di mini appartamenti per persone che vengono a New York a lavorare per pochi giorni o per alcuni mesi. C'e' una hall con portieri diurni e notturni, una stanza per fare il bucato, una bellissima palestra e nella hall c'e' anche il servizio lavanderia che lava e stira tutto quello che vuoi nel giro di 2 giorni e per una somma modica. La mia prima missione e' stata quella di scendere in strada girare l'angolo ed entrare in un drugstore che praticamente sarebbe una specie di drogheria dove uno puo' acquistare prodotti per il bagno e per la casa. Sono rimasta dentro circa 1 ora e 1/2; come decidersi di fronte a centinaia di prodotti per il corpo, bagno, cucina - tutti nomi abbastanza sconosciuti per me. Be' alla fine ce l'ho fatta ad acquistare gli articoli che mi servivano e ho portato a casa la spesa. Poi che fare? Uscire naturalmente. Ed ecco il dilemma, ogni volta che uscivo per strada sbagliavo direzione. Io non ho ancora capito come facciano i newyorkesi a trovare sempre la strada giusta, suppongo che abbiano un radar nel cervello.
Manhattan e' fatta come un cruciverba: le Avenues sono verticali, le Streets sono orizzontali. La 5a Avenue divide Manhattan in West e East, in piu' c'e' la Broadway che attraversa diagonalmente la 5a. Cosi' io che abito nella 6a Av quando esco se attraverso la strada vado verso la 5a o la 7a?, e se giro a destra vado sulla 28a strada o sulla 29a? Capite il dilemma? Vabbe', i primidue giorno ho praticamente camminato dalle 11 di mattina fino alle 5 di sera. Schiena a pezzi, orecchie gelate e piedi doloranti pero' mi sono divertita molto a fare window shopping.
Per fortuna a Manhattan ho una nuova amica, Monica, americana ma di origine vietnamita, conosce NY come le sue tasche. Se ho bisogno di qualche informazione le mando un messaggino e lei risponde immediatamente. Monica ci ha invitato a cena il giorno dopo che siamo arrivati, erano invitati anche dei dipendenti di Bruno. Ci ha cucinato una cena vietnamita stupenda. Da brava padrona di casa non si e' seduta con noi ma ha cucinato e basta perche' nella tradizione vietnamita la cuoca non si siede a tavola ma cucina cibo freschissimo al momento per i suoi ospiti. Ho poi scoperto che vuole aprire un ristorantino esclusivo perche' ama molto cucinare. E' gia' proprietaria di un negozio di abiti per bambini a Soho, abiti che disegna lei. Le ho portato in regalo la Raggedy Annie che ho postato sul blog prima di partire. E' stata un successone! Meno male, avevo paura che fosse troppo prim per lei, qui a Ny il country non esiste, forse per quello le e' piaciuta cosi' tanto.
Dopo tre giorni ero di nuovo felice anche perche' ho contattato il Decorative Painters Chapter di Baldwin, Long Island. Probabilmente sapete che in America c'e' un'associazione nazionale che si chiama Decorative Painters Organization, http://www.decorativepainters.org/, che ha centinaia di sezioni in tutti gli Stati Uniti, ogni sezione e' un Chapter. Io ho contattato il Chapter del New Jersey e la sig.ra Sylvia Farina mi ha carinamente risposto dicendomi che forse quel chapter era troppo lontano per me e mi ha dato l'indirizzo del Chapter di Baldwin. Sabato sono andata al primo meeting, le signore sono state molto gentili e ospitali anche se tutte hanno superato gli ...anta (ok, ok anch'io li ho superati!) . Abbiamo iniziato un progetto di Shara Reiner e lo finiremo all'inizio di aprile perche' la maestra si era sentita poco bene e non era potuta venire. e' stata una giornata simpatica anche se eravamo in poche.
Ho inoltre conosciuto Marta, bellissima ragazza italiana sposata con Alessandro, collega di Bruno, anche lui trasferito a NY da una settimana. Siamo gia' uscite insieme a gironzolare e a scoprire qualche bel negozietto nella zona del Meatpacking District.
Ho fatto anche il bucato nella famosa lavanderia automatica, be' sinceramente lo facevo gia' quando abitavo a Londra, pero' e' stato divertente, avevo paura di rovinare le camicie di Bruno e invece e' andato tutto liscio. Come sono automatizzati pero' qui; mi hanno dato una carta di credito per la lavanderia, li' c'e' una macchinetta dove tu inserisci la carta e metti dentro i contanti. La carta si ricarica dopo di che la infili nella lavatrice e lei parte. Poi quando devi asciugare il bucato nell'asciugatrice fai la stessa cosa e voila'!
I negozi sono molto belli e c'e' roba per tutti i gusti, a partire dalla 5a Avenue dove ci sono le boutiques degli stilisti piu' famosi del mondo alle piccole boutiques di Soho. Dappertutto sono gia' arrivate le collezioni Primavera/Estate, vien voglia di fare acquisti ma qui fa ancora freddissimo. I negozi sono aperti dalle 9 alle 18.30 circa, 7 giorni su 7.
Ho anche incominciato a fare Pilates, una disciplina sportiva particolare. Mi sembra di essere gia' dimagrita....LOL....speriamo bene perche' mi sento molto cicciabomba (e le Newyorkesi sono magre!!!!)
In particolare adoro entrare nella catena di librerie Barnes & Noble. Li' puoi leggerti tutti i libri e giornali che vuoi senza che nessuno venga a dirti boh. Molta gente si siede a gambe incrociate per terra e si legge i libri senza poi comprarli. L'ho fatto anch'io l'altro giorno. Mi sono letta un manuale sulla bigiotteria, due sullo scrapbooking e un manuale di uncinetto! Meraviglioso! In ogni libreria c'e' anche una Caffetteria dove tu ti siedi, bevi il tuo caffe' e ti leggi quanti libri vuoi senza poi doverli comprare.
Mi piace moltissimo girare a piedi, in ogni strada si trova qualcosa di interessante. Inoltre Monica mi aveva dato un sacco di indirizzi che dovevo controllare tipo il negozio di patchwork, un paio di scrapbooking, di macchine da cucire, di bigiotteria ecc. NY e' un vero paradiso dello shopping!
Ok, adesso passo e chiudo perche' questo post e' gia' troppo lungo. Bacioni dalla City!
(quello nella foto e' il Flatiron Building - flatiron perche' assomiglia ad un ferro da stiro! e' uno dei miei preferiti)
Ecco perchè non ti ho più sentita....persa in giro per le street di NY????
ReplyDeleteFatti sentire....a presto
Sabri
Ho letto tutto tutto... immaginandomi ogni singola parola...
ReplyDeleteResto qui in attesa del prossimo racconto dalla city!
Smak
Fiore
Che bello leggere i tuoi racconti....attendo i prossimi!
ReplyDeleteCiao
Valentina
Fulvia che bel racconto, sei stata bravissima a descrivere tutto, quando hai raccontato della libreria ho rivisto qualche scena del film "C'è posta per te!", non so se lo hai visto, ma c'era proprio una libreria dove la gente si fermava a leggere i libri, poteva bersi qualcosa e nessuno obbligava all'acquisto!!bellissimo..
ReplyDeleteaspetto con curiosità la nuova puntata
un abbraccio da Como
Silva
che bello Fulvia, mi è sembrato di vederti raccontare tutti questi particolari al grande tavolone che c'era al primo Madunina Country Day, mentre tagliavi la tua divina carrot cake!!!
ReplyDeletevedrai che il Pilates ti servirà tantissimo, oltre a dimagrire un po' allungherai tutti i muscoli e anche la schiena dovrebbe trarne benefici... o almeno così mi han detto!!!
sentendo i tuoi racconti di vita quotidiana mi hai fatto tornare in mente il breve periodo in cui ho vissuto a Londra, dove tutto è un'emozione...grazie!!!
porta un grande bacio e un grosso saluto alle donne del meeting... ma prima di aprile proprio non vi vedrete?
un saluto alle tue amiche di NY, questa esperienza vi legherà molto...
un bacio grande grande!!!
Libera
sono affascinata....sei bravissima a descrivere le cose mi sembra di essere li!!!
ReplyDeleteTi seguo quasi ogni giorno.... bellissimi i tuoi incontri...e poi ci rendi NY un po' più umana....
ReplyDeletegrazie di cuore...ti seguirò tuuuutti i giorni.....
Un saluto da Lugano
patty