Tuesday, April 29, 2008

Arrivata!


Eccomi qua! Mi trovo ad Island Heights, minuscolo porticciolo sulla coastline del New Jersey e questa e' la mia vista dalla veranda del Bed & Breakfast in cui mi trovo. Che giornata oggi! A NY pioveva che Dio la mandava, sono uscita questa mattina per comperare le ultime cose che mi servivano e mi sono letteralmente lavata, avevo i jeans fradici e meno male che per strada mi sono fermata a comperarmi i Wellington boots (le galosce) che quando piove qui a NY sono molto gettonati! Tornata a casa ho finito la valigia e mi sono accorta che pesava una tonnellata; praticamente 20 kg di materiale per dipingere e 2 kg di vestiti. Ho dovuto farci stare tutto perche' dovendo prendere la corriera non potevo andare in giro con 2 valigie. Ho preso un taxi per andare alla Port Authority che sarebbe il terminale degli autobus di NY. Non c'ero mai stata e mi sono accorta che e' praticamente una citta':e-n-o-r-m-e, ci sono i gates come all'aereoporto e 4 piani, ogni piano ha i suoi gates. Vabbe' prima difficolta' trovare la biglietteria. Ci sono tante compagnie di autobus diverse cosi' ho girato come una trottolina per trovare quella giusta, meno male che oggi i Newyorkesi erano di buonumore e devo dire che ho chiesto informazioni almeno a 6 persone diverse e sono state tutte gentilissime. Ok faccio il biglietto e poi devo trovare il gate. Ma dove?? la Port Authority si dirama su due edifici connessi, panico!! dove vado? manca solo un quarto d'ora alla partenza del mio bus, dove sono? non lo so e allora chiedo ad un'altra anima pia che mi indirizza verso il mio gate pero' devo andare al bagno, non ho tempo ma correndo verso il gate passo da un WC e mi fiondo dentro con questo valigione.....non passa, allora lo lascio fuori dalla porta. Via, via che perdo il bus..finalmente arrivo al gate 319, mi metto in coda e aprono la porta (si' proprio come all'aereoporto, il bus e' fuori che aspetta! un gentile signore mi aiuta a mettere la mia valigia nel portabagagli, salgo e chiedo all'autista per favore di dirmi quando arriviamo a Toms River dove devo scendere e lui mi dice "It's the last stop...well it's the first stop and the last!" l'ho capito dopo...era un bus espresso da NY a Toms River - senza fermate! Mi accascio sul mio sedile: sudata, nervosa, assetata e affamata (non avevo pranzato)- ce l'ho fatta! Il resto del viaggio e' stato un piacere, mi sono goduta la vista e ho schiacciato un pisolino, forse anche due (dopotutto sono ancora in piena jetlag no?)

Sono arrivata a Toms River che e' un paesotto minuscolo vicino al fiume/mare (lo chiamo cosi' perche' l'acqua e' salata ma essendo un'insenatura sembra un fiume piu' che un mare). Prendo un taxi, il tassista e' cosi' anziano che la valigia devo metterla io dentro il bagagliaio perche' ho paura che gli prenda un colpo della strega. Durante il tragitto mi racconta la storia di Toms River e Island Heights e dalle cose che mi dice mi rendo conto che deve avere almeno 80 anni, ma e' cosi' tenero. Arriviamo a destinazione, tolgo la valigia dal bagagliaio, LOL, e lo saluto.
Vengono ad aprirmi Phil e Sally, i proprietari del B&B e chiaccheriamo un po', sono carinissimi. Chiedo a Sally se c'e' qualche posto qui vicino per mangiare un boccone e lei mi dice che no, Island Heights non ha negozi, ha solo un piccolo Cafe' che pero' e' aperto solo al mattino e a pranzo. Allora Phil si offre di accompagnarmi al shopping centre piu' vicino per fare una spesuccia alimentare. Andiamo, lui deve andare in farmacia e ci mettiamo d'accordo che passa a prendermi dopo una mezzoretta. Entro nel supermercato: e-n-o-r-m-e! ancora!! come faccio a trovare quello che mi serve? vabbe', diamoci dentro. Zummo a destra e a manca e trovo piu' o meno quello che mi serve per la cena (cena? sono le 6 del pomeriggio!) esco e Phil e la' che aspetta. Torniamo a casa e Sally mi dice che posso fare come a casa mia e cosi' faccio: un bel panino, uno smoothie alla vaniglia e te' verde e una bella tazza di nescafe'. Sono rinfrancata! Sally mi ha anche fatto posto nel frigo per mettere la mia spesa, e' come essere a casa mia, tutte le comodita'!

Il cottage e' cosi' 'warm', sembra un cottage inglese, nel patio (foto sopra)ci sono appese parecchie cose in stile country non molto belle (sorrido sotto ai baffi e penso che dovro' spedire a Sally qualcosa di carino da appendere fuori). La mia stanza e' la Garden room, e' molto confortevole

c'e' anche una sedia a dondolo con tanto di copertina patchwork sullo schienale. La vedete li' nell'angolo a sinistra? c'e' proprio tutto: internet senza fili, televisione a muro, bagno con tutto quello che mi puo' servire, un comodo letto a due piazze con vista fiume/mare e domani pure l'autista: Phil si e' offerto di accompagnarmi alla Artists Guild dove faro' il corso perche' e' un po' lontano dal B&B. Penso che staro' bene qui! Saluti e baci dal New Jersey, Garden State!

10 comments:

  1. Fulvia sei un mito!!!Io avrei avuto una paura folle...certo il posto è proprio caratteristico.I lavori che hai fatto al corso a Como sono bellissimi!!Un bacio Laura

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  2. ...Che invidia! Per i posti che visiti, per quello che fai!
    Sono felice per te! E grazie per renderci partecipi di tutte queste delizie!
    Buon corso...
    Baciotti Manuela
    P.S. Anch'io avrei più paura di un corso di acquerelli! ma prima o poi lo faccio!

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  3. che bello Fulvia è proprio molto romantico questo posticino!! quante belle esperienze che stai facendo, grazie per volerle condividere con noi povere tapine...non vedo l'ora di ammirare i capolavori che usciranno dalle tue manine durante questo corso!!
    un bacio
    Silva "un pò invidiosa"

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  4. Fulvia che bello.... il corso di acquarello sarà bellissimo e farai dei capolavori e noi aspettermo qui per vederli....
    Il b&b è davvero delizioso e sicuramente Sally ha bisogno di una delle tue meraviglie ;-)))
    SMak
    Fiore

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  5. uh che belle cose che fai Fulvia ... ahhh libera e bella :-)
    buone pennellate
    aldina

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  6. Ciao Fulvia,
    ti vedo molto più serena che a New York e sembra che gli americani della provincia ti siano più simpatici.
    Divertiti
    Uccia

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  7. mia cognata vive a Barnegat (vicino Toms River) ed io ci vado quasi ogni anno a trovarla. Ci sono dei mall molto convenienti in zona ;o)))

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  8. Fulvia, è un piacere leggere il tuo diario dagli States, e come Silva sono un pò invidiosa, come vorrei fare un bel viaggetto a NY!!
    Baci
    Lizzie

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  9. il tuo racconto e' esilerante lo scrivi cosi' bene che io ti immagino con sta valigia che corri ....ma la pipi' che ti scappa quella e' tremenda ....ti dicevo che ho una zia che si chiama fulvia e pure lei le scappa sempre quando nn deve!quando ho letto ,ridendo mi son detta "nn sara' di vizio a tutte le fulvia".il posto dove stai e' a dir poco eccezionale ....che bello!!!e chissa' che bello sara' pure questo corso....ma dove la trovi tutta sta energia !!!!!!saluti dalla madre patria eterra natia laura

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  10. Tesoro, come avrei voluto accompagnarti in questa avventura.....

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Che mi dite Sweetie Pies?

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